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13 gen 2025

La guida: oltre la sicurezza

La guida escursionistica e ambientale: un ruolo che va oltre la sicurezza

Si sente spesso dire che per vivere un’esperienza in natura in modo sicuro sia necessario affidarsi a una guida escursionistica o ambientale. Tuttavia, questa figura non dovrebbe essere vista solo come un “esperto che previene gli incidenti”, perché il suo ruolo è molto più ampio e si lega strettamente al valore culturale ed educativo dell’esperienza in natura.

Non è solo questione di sicurezza

Sebbene le guide escursionistiche siano preparate a gestire situazioni di rischio e a valutare attentamente le condizioni di un percorso, ridurre la loro funzione al semplice concetto di “sicurezza” sarebbe limitante. Chiunque abbia esperienza e conoscenza del territorio può esplorare la montagna in autonomia con successo. Tuttavia, la guida porta un valore aggiunto che non si limita alla tecnica, ma coinvolge la comprensione profonda e il rispetto dell’ambiente naturale.

Il valore culturale della guida

La guida escursionistica e ambientale è innanzitutto una figura che:
• Interpreta il paesaggio: Non si limita a condurre lungo un sentiero, ma spiega la storia, la geologia, la flora e la fauna di quel luogo. Un sentiero non è solo un percorso fisico, ma una narrazione in cui ogni dettaglio può raccontare qualcosa.
• Promuove la consapevolezza ambientale: Attraverso il dialogo e l’osservazione guidata, educa al rispetto dell’ambiente e alla sostenibilità, lasciando un’impronta culturale duratura in chi partecipa.
• Crea connessioni umane: La guida arricchisce l’esperienza trasformandola in un momento di condivisione, dialogo e crescita personale.

Un approccio olistico all’esperienza in natura

Affidarsi a una guida non significa solo “essere condotti”, ma abbracciare una visione più completa e consapevole della natura. Una guida offre:
• Contesto storico e culturale: Racconta come l’uomo ha interagito con l’ambiente nel corso dei secoli, facendo emergere leggende, tradizioni e pratiche legate al territorio.
• Interpretazione dei segnali naturali: Che si tratti di riconoscere il canto di un uccello, leggere le tracce di un animale o comprendere i cambiamenti climatici locali, la guida permette di vedere ciò che altrimenti resterebbe invisibile.

Un supporto, non un limite

Va detto che il ruolo della guida non è quello di sostituire l’autonomia o la capacità degli escursionisti più esperti. Chi ha grande esperienza può non aver bisogno di una guida per “muoversi in sicurezza”, ma può comunque trovare in essa un interlocutore prezioso per approfondire aspetti del territorio che da solo non avrebbe colto.

La guida come custode del patrimonio naturale e culturale

In definitiva, la guida escursionistica e ambientale non è solo un esperto di sentieri, ma un ponte tra l’escursionista e il paesaggio, inteso come un intreccio di natura, storia e cultura. Affidarsi a una guida significa vivere un’esperienza più ricca, completa e rispettosa, che non si limita a percorrere un cammino, ma invita a comprenderlo e a custodirlo.

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