Gli antichi abitanti della Grotta del Romito ci ricordano, con un graffito, la presenza del Bue selvatico o Uro circa 12.000 anni fa;
Più recentemente viaggiatori nel Pollino tra il XX e dei primi del XIX secolo descrivono cacce al Cervo (reintrodotto nel 2003) e all’Orso e addirittura citano la presenza della Lince.
L'Orso è anche una figura ricorrente in alcuni carnevali tradizionali.
I toponimi Timpa dell’Orso, Orsomarso, Monte Cerviero sembrano confermare ciò che viene narrato da tali autori, così come il dipinto della visione della Madonna delle Armi, a Cerchiara di Calabria, raffigurante anche due cacciatori e un cervo.
Il Capriolo appenninico (Capreolus capreolus) sopravvissuto nella parte calabra del Parco oggi ha ricolonizzato gran parte del parco. Insieme a quelli del Gargano e di Castelporziano (Roma) rappresenta uno dei 3 nuclei di ceppo autoctono dell’Italia peninsulare sostituiti ovunque da ripopolamenti con caprioli del nord Europa.
Il cinghiale praticamente estinto negli anni 60-70 a causa di ripopolamenti venatori attualmente è presente in tutto il territorio.
Puoi trovare su questo blog alcuni approfondimenti.
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