Cacciatori di abeti, predoni della montagna, all'alba, in cammino sull'erba umida, sul dirupo scosceso e nel bosco di sempre, cercano una preda sacrificale per il grande rito della Primavera.
Anche quest'anno come l'anno prima, così come nel secolo precedente, così come un millennio fa e... chissà chi sà da quando.
Il tempo cambia... Ma l'odore della carne di capra sul fuoco, il sapore del vino con il pane di casa, l'acqua all'anice, i baffi e i volti rugosi, le (vane, tronfie, inutili ed estenuanti) discussioni sulla preda migliore, la voglia e il bisogno di ritrovarsi insieme di nuovo non sono cambiati.
di Giuseppe Cosenza
Inedito giugno 2000
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