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Piani di Pollino, sullo sfondo la Serra Dolcedorme |
I cosiddetti Piani del Pollino, sono altipiani dominati dalle vette più alte del massiccio caratterizzati geologicamente dalla presenza di massi erratici, circhi e morene glaciali che si sovrappongono a strutture carsiche tipiche come doline e inghiottitoi.
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Massi erratici e Morene glaciali |
Su questo substrato si sviluppano praterie, faggete e, in modo sparso e puntiforme, esemplari di Pino loricato (Pinus heldreichii subsp. leucodermis), sub-endemismo del Parco Nazionale del Pollino.
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Pini loricati |
Un altro elemento poco conosciuto e raramente citato del paesaggio dei Piani del Pollino è rappresentato dai laghetti temporanei che si formano su substrati argillosi di tipo flyschoide.
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Serra delle Ciavole e il suo riflesso |
Si tratta di piccole pozze d'acqua, spesso effimere, che in alcuni casi superano di poco la decina di metri quadrati. Sono alimentate da acque sorgive, piogge o dallo scioglimento della neve, e si mantengono grazie alla natura impermeabile delle argille sottostanti.
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Laghetto da acqua sorgiva |
Talvolta si riducono a semplici acque stagnanti che si prosciugano rapidamente in assenza di piogge estive.
Laghetto con acqua da sciogliemento nivale |
I laghetti si formano soprattutto sulle superfici inclinate a contropendenza, generate dalle lingue del fronte di frana delle argille, oppure sulle argille impermeabili di accumulo presenti in alcune doline.
La loro presenza crea microhabitat unici, fondamentali per la sopravvivenza di specie rare e specializzate, come il Chirocephalus ruffoi.
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Ululone dal ventre giallo |
Fino agli anni ’90, in primavera, era facile osservare queste pozze coperte di ranuncoli d’acqua, potamogeti e brulicanti di vita. Ho ricordi vividi, che oggi suonano come una nostalgia amara di altri tempi: tra le piante acquatiche si nascondevano ululoni e tritoni, e nelle acque ferme si muovevano decine di specie di insetti che oggi sembrano scomparse.
Fioritura di Ranuncolo peltato
Oggi, quei laghetti sono in gran parte degradati, torbidi, impoveriti: la flora e la fauna acquatica sono praticamente scomparse. Il motivo del degrado è evidente: da oltre vent’anni questi habitat subiscono pressioni eccessive dovute al pascolo incontrollato di bovini ed equini.
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Calpestio da eccesso di pascolo |
Gli animali, all’abbeverata, si rotolano nel fango, calpestano i laghetti e, nei periodi più siccitosi, bevono la stessa acqua in cui urinano e defecano. Il risultato: pozze fangose, eutrofiche e maleodoranti, con seri rischi sanitari.
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Antichi abbeveratoi in Pino Loricato ormai non funzionanti |
Va ricordata anche la totale assenza di abbeveratoi presso le sorgenti, il che costringe gli animali — domestici e selvatici ad abbeverarsi direttamente negli stagni, con ulteriori conseguenze ambientali e sanitarie.
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Fioritura di ranuncoli sopravvisuti in acque torbide |
Laghetto da riempimento pluviale torbido
Qualcuno dirà che si tratta di un problema marginale, che i problemi del Pollino sono altri... Ma degli altri problemi si devono occupare già numerosi enti: Regioni, Province, Comuni, Uffici di collocamento, Aziende Sanitarie, Agenzie regionali per la protezione ambientale, Uffici regionali del turismo... quindi basta distrazioni e tirate per la giacca in settori che non competono al Parco.
L’Ente Parco deve occuparsi dell’ambiente, della flora e della fauna del Parco!!
📘 Glossario
🪨 Masso erratico
Definizione:
Grosso blocco di roccia trasportato e depositato da un ghiacciaio lontano dal suo luogo d’origine. Si trova isolato nel paesaggio e spesso su un substrato di natura diversa. È una delle testimonianze più evidenti dell’attività glaciale passata e viene considerato un indicatore paleoclimatico.
🌀 Dolina
Definizione:
Depressione naturale del terreno, tipica delle aree carsiche, che si forma per dissoluzione della roccia calcarea da parte dell’acqua. Può raccogliere acqua piovana e creare habitat umidi temporanei. La parola deriva dallo sloveno “dolina” che significa proprio “valle”.
🪱 Flyschoide (substrato flyschoide)
Definizione:
Complesso geologico costituito da alternanze di argille, marne e arenarie, con origine sedimentaria marina. Queste rocce stratificate, instabili e impermeabili, sono tipiche di molti settori dell’Appennino e favoriscono frane, ruscellamenti e la formazione di pozze temporanee.
💧 Eutrofico / Eutrofizzazione
Definizione:
Condizione in cui un ambiente acquatico è eccessivamente ricco di nutrienti (come azoto e fosforo), spesso per via di contaminazioni da liquami o concimi. Questo provoca un’eccessiva proliferazione di alghe, che esaurisce l’ossigeno e compromette l’equilibrio dell’ecosistema.
M'innamorai del Pollino qualche lustro addietro durante una vacanza in Basilicata : mi fece subito sentire a casa ❗
RispondiEliminaVedere l'inefficienza che l'Ente Parco mostra difronte alla problematica sollevata m' intristisce ( per rimanere nei termini dell'educazione ).
Vivo in Alto Adige e constatare una volta di più la disparità di trattamento nella conduzione della cosa pubblica mi fa veramente credere che nulla cambierà mai ( purtroppo ).
Grazie per tutti i vostri report.
miguelprando@tiscali.it