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16 giu 2023

Uccelli rapaci

I rapaci sono degli uccelli affascinanti ma purtroppo, molte di queste meravigliose creature risentono in modo significativo dei danni causati dall'uomo al loro prezioso habitat. Il Parco Nazionale del Pollino è un’area selvaggia perfetta per la vita di questi animali e la loro osservazione.
 

 
Aquila reale


Nell'area orientale del Massiccio del Pollino, si è riusciti a preservare la specie più piccola di avvoltoio, il Capovaccaio (Nephron percnopterus). Recentemente, si è avviato un programma di reintroduzione del maestoso Grifone (Gyps fulvus), il quale si può spesso osservare sorvolare in gruppo sui Piani di Pollino, regalando uno spettacolo indimenticabile. Questi magnifici uccelli, soliti cibarsi di carogne, sono stati spazzati via a causa dell'uso di veleni che ne hanno decimato le popolazioni, nonché a causa della scomparsa dei grandi erbivori che, in passato, garantivano loro un'abbondante fonte di carogne. Ma la memoria di questi uccelli viene ancora evocata nella località Toppo Vuturo, vicino a Terranova di Pollino.

Ma non fermiamoci qui! Infatti, la regale Aquila reale (Aquila chrysaëtos), la più grande tra i rapaci diurni, nidifica nelle pareti rocciose più inaccessibili. È un privilegio imbattersi in qualche coppia che ha scelto questi luoghi per dare vita alla sua prole. Per ben due volte sono stato minacciato da un Falco pellegrino (Falco peregrinus), il più veloce volatore capace di raggiungere la sorprendente velocità di 300 km/h in picchiata. Probabilmente mi ha considerato un intruso nel suo territorio, ma l'esperienza mi ha fatto percepire la potenza e la grinta di questo magnifico rapace.

Una presenza molto affascinante è il Biancone (Circaetus gallicus) che merita di essere menzionato. È un grande rapace che nidifica nelle aree boschive con a disposizione grandi orizzonti aperti perchè si nutre principalmente di serpenti e altri rettili: il suo volo elegante e planante è una visione spettacolare. La sua presenza è storicamente affermata da un portale in pietra a Castelluccio superiore.
Bassorilievo di Biancone con la sua preda scolpito su un portale
 
Naturalmente, ci sono anche rapaci più comuni che siamo fortunati ad osservare regolarmente. Il Gheppio (Falco tinnunculus) e la Poiana (Buteo buteo) sono spesso avvistati mentre volteggiano elegantemente sopra i prati, alla ricerca delle loro prede. Li possiamo ammirare quando si posano sul terreno, sulle rocce o sugli alberi, catturando la nostra attenzione con la loro bellezza e maestosità.

Biancone e Poiana
La Basilicata è un vero paradiso per osservare le elegantissime danze aeree del Nibbio reale (Milvus milvus), che sembra avere proprio qui una delle maggiori concentrazioni di siti di nidificazioni Questi magnifici uccelli spesso si riuniscono in gruppi numerosi superiori ai 20 individui.

Nibbio Reale


Nei boschi fitti e immensi del Pollino, possiamo incrociare l'Astore (Accipiter gentilis) e lo Sparviere (Accipiter nisus). Queste meravigliose creature, con le loro ali corte e arrotondate, si sono adattate perfettamente per navigare agilmente e velocemente tra i rami fitti degli alberi, regalando un vero spettacolo di agilità e precisione.

Sempre più frequentemente, nelle spaziose distese aperte, possiamo imbatterci nel Falco Pecchiaiolo (Pernis apivorus), mentre si abbuffa di insetti che rincorre freneticamente tra i prati. La sua presenza è un vero incanto per gli occhi e un segno di salute per l'ecosistema circostante.

Ma non dimentichiamo i rapaci notturni, che conferiscono un'aura di mistero alle foreste del Pollino con il loro richiamo dopo il tramonto. Qui, è comune sentire la Civetta (Athene noctua) e l'Allocco (Strix aluco), mentre spesso proprio vicino agli abitati si sente il terrificante soffio del Barbagianni (Tyto alba) o il metallico “sonar” dell’Assiolo (Otus scops) che popolano queste terre selvagge e regalano una sensazione di magia e intrigo. Tuttavia, sono più rari il Gufo comune (Asio otus) e il Gufo reale (Bubo bubo), che rendono queste foreste ancora più affascinanti con i loro versi lugubri e inquietanti che si propagano nell'oscurità della notte.
 
Gufo reale

 

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