Pino loricato (Pinus heldreichii Christ), circondato da Erica |
Questi sarebbero gli unici Pini Loricati, presenti nel comune di Laino Borgo (CS), che spostano verso Ovest l'areale di questa specie nel settore settentrionale del Pollino. Ma non escludo che potrebbero essercene altri nell'area circostante.
La tipica pelle bianca del Pino loricato (Pinus heldreichii Christ) |
Pino loricato (Pinus heldreichii Christ) |
I Pinus nigra spontanei più vicini sono sui costoni rocciosi della Valle dell’Argentino e di Serra del Prete. Quindi più probabilmente il seme è arrivato sin qui da qualcuno dei tanti rimboschimenti presenti in zona.
Il Pino nero (Pinus nigra) |
Esemplare "adulto" di Pino loricato vicino a Prestieri |
Chiedersi come siano arrivati fino a qui, però, è una domanda fuorviante. È più corretto chiedersi: "come mai delle migliaia di semi che le correnti aeree hanno disperso tutto intorno al nucleo di origine, proprio qui hanno germinato e si sono sviluppati con successo?"
Un giovane pino loricato produce migliaia di semi che moltiplicati per le centinaia di pini presenti sul monte La Spina e Zaccana, sono un numero immenso che vengono dispersi dalle forti correnti aeree per chilometri e chilometri tutto intorno. Basta salire sul Monte La Spina per rendersi conto della potenza dei venti e delle correnti termiche che si sviluppano su questi rilievi.
Il suolo dove si sono insediati è proprio quello tipico dei popolamenti giovani di Pino Loricato: roccia calcarea frammentata (provalazzo appunto!), molto drenata con scarsa o zero presenza di lettiera. Il climax ideale di questa zona è il bosco deciduo a querce, ma in questo punto il suolo è estremamente inospitale, povero, esposto e quindi facilmente erodibile dalle piogge: molto simile ad esempio ai terreni che si incontrano salendo sul Pollinello. In quel punto è evidente anche una precedente attività umana di scavo. Quindi non sono assolutamente nel posto sbagliato.
La mia esperienza mi porta a dire che il Pino Loricato è una specie vivace e vitale, addirittura in espansione anche fuori dall'areale "ufficiale". Si insedia nei terreni di matrice calcarea poveri e spogli e/o degradati dall'attività umana, e lì resta finchè la successione ecologica lo rimpiazza o lo bruciano gli incendi come quelli che hanno devastato la Valle del Lao nel 2017.
Gli esemplari giovani e le formazioni boschive giovanili di Pino Loricato ci offrono una grande opportunità di studio della biologia, ecologia e fitogeografia di questa specie ma anche sulla storia della nostra civiltà e sui cambiamenti climatici tanto o forse più dei loro antenati millenari a quota 2000.
Laino Borgo può aggiungere il pino loricato al suo piccolo tesoro di interessanti specie rare: Lontra, Salamandrina dagli occhiali, Capriolo autoctono, Scoiattolo meridionale, Saettone occhi rossi.
Chiamerò questi due pini "Biagio" e "Longo", in omaggio al botanico di levatura internazionale nato a Laino Borgo, poco conosciuto in patria, che usò per primo il termine Pino Loricato.
Cliccate su questo link per sapere cos'è un Pino Loricato
Se volete fare i "Cercatori di Patriarchi"
Nessun commento:
Posta un commento
Vi preghiamo di lasciare nel commento un recapito e-mail. A volte le informazioni che ci lasciate potrebbero essere molto utili e sarebbe un peccato non potervi contattare per approfondimenti! Grazie