E' ora di tornare binocolo in mano nei campi della Valle del Mercure
In genere chi vuole avvistare un rapace volge lo sguardo alto sull'orizzonte, sul profilo delle colline, tra le nubi alte. Invece sorprendentemente, come la vela di un windsurf, ecco che all'improvvisso appare tra le onde verdi del grano di primavera una vela bianca, con la punta nera, quasi sembra voglia tuffarsi in profondita, nascondendosi dietro le irregolarita del terreno e solo raramente, come spinta dalla forza del vento che provoca le onde si innalza nel cielo.
Non è un windsurf è l'Albanella reale!
Questa specie (Circus cyaneus), che deve il suo nome al colore nettamente bianco delle ali (tranne le punte) e del dorso del maschio, è una specie che abbiamo la fortuna di incontrare unicamente durante la sua migrazione dall'Africa verso il nord Europa. La femmina si riconosce, in quanto simile per colorazione agli altri rapaci piu comuni, dal groppone bianco attaccato alla coda.
Il suo ambiente naturale sono le praterie. L'espansione dei pascoli e della coltura dei cereali se inizialmente ne ha favorito la diffusione, con la meccanizzazione e la chimica ne ha provocato una forte rarefazione per la distruzione dei nidi e l'avvelenamento.
Mi era già capitato di vederla altre volte fugacemente alle Serrette di Viggianello, questa volta invece ho potuto osservarla a lungo, insieme alla sua compagna di viaggio.
Bravissimo a fotografare il tutto.
RispondiEliminaOttima segnalazione e reportage.
Cosenza, tu pretendi troppo... Ma che vuoi che ne sappiano quelli dell'Ente Parco dell'albanella reale? Se tu gli domandi cos'è ti rispondono che è una soubrette dell'albania che ha vinto un concorso di bellezza... hi hi
RispondiEliminaSono degli incompetenti "istituzionali",non sanno quel è il loro compito,li hanno piazzati li chissa' per quale losco motivo,magari non ce' neanche il motivo,sono assolutamente inutili.
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