L'estate scorsa (2015) osservo per la prima volta con attenzione una pianta che "infesta" il mio giardino. Decido di non tagliarla.
Ha un bellissimo bocciolo fiorale di forma pentagonale colorato. Già da solo sembra un fiore o una bacca. Quando si apre manifesta un bel fiore giallo dalla forma tipica del Verbasco. Infatti i fiori sono portati su una lunga infiorescenza, lassa, con fioritura scalare. Con l'aiuto di amici lo classifico come Verbascum blattaria.
Dopo qualche giorno sull'infiorescenza appare un bruco colorato di dimensioni abbastanza grandi. Vorace, si mangia tutta la infiorescenza ripulendo foglie e fiori. Intuisco trattarsi di una specie strettamente legata al verbasco e quindi mi è facile ritrovare in rete il suo nome: si tratta della larva del Cucullia verbasci.
L'anno dopo la pianta ricresce rigogliosa nel mio giardino. La lascio sviluppare a fiore.
Ogni mattina vado a vedere se il caro bruco ricompare.
Eccolo nella foto, uguale all'anno precedente.
La natura è matematica 1+1 fa sempre 2, solo che a volte le equazioni sono complesse e non conosciamo tutte le incognite dell'equazione. Ad esempio il rispetto dei luoghi di svernamento, l'uso di insetticidi, la presenza di predatori, la lavorazione del terreno, la raccolta delle piante con interruzione dei cicli biologici, clima avverso...
Impariamo a fare i conti con la natura.
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